Il Consiglio dell'Unione Europea ha dato il via libera definitivo all'AI Act, il primo quadro giuridico al mondo che disciplina lo sviluppo, l'immissione sul mercato e l'utilizzo dei sistemi di intelligenza artificiale (IA) nell'Ue.
Il regolamento stabilisce una serie di obblighi per fornitori e sviluppatori di sistemi di IA, proporzionati al livello di rischio associato. Le nuove norme saranno applicabili a partire da due anni dall'entrata in vigore, con eccezione di alcune disposizioni.
Nel dettaglio, i divieti riguarderanno tecniche manipolative e predittive, il riconoscimento delle emozioni in contesti lavorativi e scolastici, nonché quello facciale, consentito solo alle forze dell'ordine in ottemperanza a rigorose condizioni. I sistemi di IA ad alto rischio avranno 36 mesi per conformarsi ai nuovi obblighi.
La legge introduce poi un capitolo dedicato all'IA generativa per regolamentare sistemi come ChatGPT. I modelli di IA per scopi generali (Gpai) a basso rischio saranno soggetti a requisiti limitati (trasparenza), mentre quelli ad alto rischio dovranno rispettare norme più stringenti (valutazione del modello, mitigazione dei rischi, sicurezza informatica).
Leggi anche: AI ACT, IL COMMENTO DEL PRESIDENTE DI UNA DAVIDE ARDUINI
Sono previsti, inoltre, “Sandbox regolatori” e sperimentazione in scenari di contesto reale per lo sviluppo e l'addestramento di sistemi di IA innovativi prima dell'immissione sul mercato.
Per quanto riguarda le sanzioni, sono previste multe da 7,5 milioni di euro o pari all'1,5% del fatturato, fino a 35 milioni di euro o il 7% del fatturato globale, a seconda della violazione e delle dimensioni dell'impresa. Le sole esenzioni riguardano i sistemi utilizzati esclusivamente per scopi militari, di difesa e ricerca.
Dopo la firma da parte dei Presidenti del Parlamento europeo e del Consiglio, l'atto legislativo sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'UE nei prossimi giorni ed entrerà in vigore venti giorni dopo la pubblicazione.