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21/05/2024
di Engage in collaborazione con Elemaca

I rischi derivanti dalla condivisione dei propri dati online

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Diversamente da quello che si potrebbe credere, navigare in internet è tutt’altro che una cosa sicura. In giro per il cyberspazio, infatti, vengono lasciate sempre tracce, dati, spesso anche personali, che potrebbero rivelarsi preziosi per terzi malintenzionati. Onde evitare spiacevoli sorprese, è bene conoscere quali sono i possibili rischi che derivano dalla condivisione, volontaria o non volontaria, dei propri dati. 

Quali sono i rischi della condivisione dei dati online?

Come anticipato, i rischi che derivano dalla condivisione dei dati sono molteplici. Di seguito i principali.

Perdere il controllo dei propri dati

Spesso quando si naviga in internet, specie sui social network, si corre il rischio di condividere troppe informazioni. Ciò che si scrive, condivide o si pubblica sui social potrebbe avere un impatto a breve e a lungo termine sulla vita di una persona. Inoltre, occorre considerare che ogni volta che vengono inseriti i dati personali su un social, se ne perde il controllo e spesso si finisce con il concedere automaticamente al fornitore del servizio la licenza (autorizzazione) di utilizzare il materiale che si inserisce, ovvero foto, chat opinioni e così via. Il fenomeno è piuttosto allarmante se si considera che sui social ci sono e ci saranno sempre di più, profili appartenenti a persone non più in vita. Come fare per garantire anche a essi il diritto di tutelare i propri dati sensibili? Il tema è tutt’altro che marginale visto che, secondo una recente ricerca effettuata da ExpressVPN, entro il 2100 ci saranno solo negli Stati Uniti d’America circa 659 milioni di utenti deceduti con un profilo social. Alcuni social, tra cui Facebook, hanno previsto la possibilità degli utenti di indicare un profilo erede che avrà proprio il compito di gestire il profilo della persona scomparsa. Probabilmente anche gli altri social, sulla scia di questa nuova ma inevitabile esigenza, attiveranno servizi simili o comunque garantiranno (come già oggi alcuni social garantiscono) la possibilità di ottenere la cancellazione del profilo della persona deceduta

Revenge porn

Il revenge porn rappresenta uno dei pericoli più gravi derivanti dalla condivisione di dati online. Questo termine si riferisce alla diffusione non consensuale di materiale sessualmente esplicito con l’intento di danneggiare o vendicarsi di una persona, spesso un ex partner. Questo comportamento può avere conseguenze piuttosto gravi sulla vita della vittima, sia personale che professionale, e ne compromette la reputazione. Per questo motivo, bisogna prestare attenzione alla condivisione delle proprie immagini sui social, limitando la visibilità del profilo a un numero limitato e conosciuto di persone. Inoltre, è bene sapere che si ha il diritto di far cancellare le immagini diffuse a terzi, c.d. diritto all’oblio. Tuttavia, per quanto è possibile far cancellare dalla rete le immagini/video che ritraggono una persona senza il proprio consenso, è bene sapere che non si avrà mai la certezza che il materiale venga cancellato in modo definitivo dai dispositivi di tutte le persone che lo hanno visto e scaricato. 

Furto di identità

Un altro rischio della condivisione dei propri dati personali sul web è il furto di identità. È essenziale essere cauti nel proteggere le proprie informazioni e affidare i dati alle piattaforme solo quando si ha la certezza di un utilizzo legittimo. È necessario, inoltre, prestare attenzione ai siti web progettati solo per acquisire informazioni in maniera fraudolenta, e alle mail truffa che sembrano provenire da mittenti legittimi, come società, banche, enti pubblici, ecc.  In caso di dubbi, è sempre preferibile contattare direttamente il presunto mittente.

I diritti sui dati

Il Regolamento (UE) 2016/679 vigila i dati personali e fornisce all’interessato diverse tutele. Vi è, ad esempio, il diritto di essere informati sulla presenza di trattamenti di dati personali, inclusa la profilazione, e di conoscere lo scopo e la durata della conservazione dei dati. Ogni persona ha, inoltre, il diritto di ottenere una copia dei propri dati personali e di richiedere accesso alle informazioni (diritto di essere informato e diritto d’accesso). In caso di errori nei dati, è possibile richiedere al responsabile del trattamento la rettifica dei dati, nonché l’eliminazione degli stessi quando non son più necessari per le finalità per le quali sono stati concessi, o semplicemente si ha intenzione di revocare il consenso. Ovviamente, è garantito anche il diritto all’opposizione, che permette di impedire il trattamento dei dati personali specificando le motivazioni. Non è necessario, invece, motivare l’opposizione nel caso in cui la finalità del trattamento sia il marketing diretto.

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