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12/12/2024
di Simone Freddi

Pier Silvio Berlusconi: «Mediaset, 2024 eccezionale. Pronti a crescere anche in Europa»

L'AD di MFE traccia il bilancio di un anno da record, con ottimi risultati in pubblicità e ascolti. Dopo le elezioni tedesche possibile mossa su Prosiebensat, ma si guarda anche altrove

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«Chiuderemo un anno eccezionale», ha detto Pier Silvio Berlusconi, Amministratore Delegato di MFE – MediaForEurope, la holding di Mediaset, in un incontro con la stampa organizzato al quartier generale di Cologno Monzese per fare il punto sulla stagione 2024. Un anno che ha visto il gruppo crescere soprattutto in Italia, consolidando la propria posizione di leadership sia negli ascolti nella pubblicità.


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«Dal Covid abbiamo cercato di cambiare passo, e quel cambio di passo è evidente», ha aggiunto Berlusconi. «Abbiamo lavorato molto e prodotto tanto. Quest’anno supereremo le 9.000 ore di contenuti autoprodotti, con una crescita del 20%. È stato un lavoro faticoso, ma i risultati sono arrivati». Berlusconi ha sottolineato che, per il secondo anno consecutivo, Mediaset ha raggiunto i livelli di ascolto del servizio pubblico. «Ma per noi, raggiungere o superare i dati della Rai conta poco. Il nostro obiettivo principale è generare contatti pubblicitari, e Mediaset oggi genera il 55-56% dei GRP (Gross Rating Points, ndr) delle emittenti televisive italiane».

Il “cambio di passo” riguarda anche le performance economiche. «Tra il 2016 e il 2019, Mediaset ha prodotto un utile di 454 milioni di euro. Oggi, tra il 2020 e il 2024, gli utili sono più che raddoppiati, superando il miliardo di euro», ha dichiarato Pier Silvio Berlusconi, evidenziando i risultati raggiunti dall'azienda negli ultimi anni. «Siamo un caso unico a livello internazionale nel nostro settore. Questi numeri dimostrano la forza del nostro modello. Ma non ci esaltiamo: fare gli editori televisivi in un mercato che si confronta con player globali è davvero difficile. Abbiamo ancora molte sfide davanti a noi. Dobbiamo raggiungere una solida impronta internazionale e europea, se vogliamo non solo resistere, ma crescere ulteriormente».

La pubblicità: trend positivo anche nel quarto trimestre

Per quanto riguarda la pubblicità, Berlusconi ha confermato la sostanziale tenuta del trend positivo anche nell’ultimo trimestre, che pur confrontansi con un 2023 molto dinamico nel finale d'anno dovrebbe portare il gruppo a non discostarsi di molto dall'obiettivo già dichiarato di chiudere l'anno in Italia nell'ordine del +6%. «Ci stiamo confrontando con i numeri straordinari dell’ultimo trimestre 2023. Sebbene gli ultimi mesi registrino una crescita inferiore rispetto ai periodi precedenti, la chiusura dell’anno sarà comunque molto positiva», ha affermato Berlusconi. «Senza gli eventi straordinari di quest’anno, come gli Europei di Calcio o la Champions, noi cresciamo comunque più del mercato».

Per quanto riguarda le prospettive per il 2025, Berlusconi ha detto che ci sono poche certezze. «C’è pochissima visibilità, con due guerre in corso e l’incertezza legata alle elezioni in Germania e Francia. I principali istituti di ricerca prevedono un mercato pubblicitario in positivo, anche se dovremo vedere come la crescita si distribuirà tra OTT e media tradizionali».

Il 2024 degli ascolti

A seguire, Federico Di Chio, Direttore del Marketing Strategico di Mediaset, ha fornito una panoramica aggiornata dei dati di ascolto 2024. Ad oggi, Mediaset registra un 36,8% di share sul totale individui, superando di poco la Rai (36,7%). La differenza si amplifica nel target commerciale 15-64 anni, dove Mediaset ha raggiunto il 39,5% contro il 31,3% della Rai, con un vantaggio ancora maggiore in prime time (40,2% contro 32,7%). Anche in autunno, Mediaset sul target commerciale ha superato il 40% sia nel prime time che nelle 24 ore.

A livello di singoli canali, Canale 5 continua a dominare nel target commerciale, con una media superiore a Rai 1 sia nelle 24 ore che nel prime time, mentre Italia 1 si conferma un punto di riferimento per il pubblico giovane. Rete 4, inoltre, supera La7, nonostante la buona salute della rete di Cairo. «Un altro punto di orgoglio della nostra programmazione è il blocco delle tematiche, che totalizza ascolti pari a quelli di tutto il gruppo Sky e di tutto il gruppo Discovery», ha aggiunto Di Chio.

La sfida digitale e l’evoluzione della Total Audience

C’è poi il tema dell'evoluzione digitale, terreno dove Mediaset ha accelerato in modo significativo negli ultimi anni. «A livello di video visti, chiuderemo il 2024 ben oltre i 10 miliardi, con una crescita del 16% rispetto all'anno scorso», ha annunciato Di Chio. Con un tempo totale di visione che arriverà a 875 milioni di ore (+46% rispetto al 2023), Mediaset ha compiuto il sorpasso sulla Rai anche in termini di tempo speso. «Ogni giorno, 2 milioni di persone guardano Infinity per più di due ore al giorno. Il 30% di questo tempo è dedicato a contenuti digital-first o di catalogo», ha aggiunto Di Chio, evidenziando come il pubblico non si limiti a vedere i programmi già passati in televisione, ma scelga la piattaforma digitale di Mediaset anche per contenuti esclusivi.

Il concetto di Total Audience, che sarà introdotto nell’Auditel alla fine dell'anno, permetterà di misurare in modo più preciso l'audience digitale integrando i dati televisivi tradizionali. «Per noi, gli ascolti digitali valgono il 7%, e per alcuni programmi, come La Talpa, arriviamo al 16%. Questo cambio di paradigma cambierà le logiche con cui si valutano i programmi», ha spiegato Di Chio.

Le sfide internazionali e l’espansione in Germania

Il futuro di Mediaset non si limita ai confini italiani e spagnoli. Rispondendo ai giornalisti, Pier Silvio Berlusconi ha ribadito l'importanza di avere un «footprint internazionale» per poter resistere alla crescente competizione con i grandi player globali. «Spero che il 2025 sia l’anno buono per il cambio di passo nella nostra strategia internazionale», ha detto l’AD.

Il focus chiaramente è sulla Germania, dove Mediaset detiene il 29,9% del capitale e il 30,8% dei diritti di voto di ProsiebenSat1, il secondo gruppo televisivo tedesco. Berlusconi ha confermato che MFE ha ottenuto un finanziamento da 3,4 miliardi di euro da un pool di banche per dare slancio alla propria strategia internazionale. Riguardo a una possibile OPA imminente su ProsiebenSat1, Berlusconi ha precisato che al momento non sarebbe conveniente ma ha lasciato intendere che dopo le elezioni di febbraio potrebbero crearsi le condizioni per un possibile affondo, anche se pesano le incertezze politiche ed economiche. «I rapporti con le istituzioni tedesche, in particolare quelle bavaresi, sono fondamentali e oggi prevale la loro preoccupazione su come sta andando l'azienda. Sanno che operiamo con logiche locali, sanno che non toccheremmo l’occupazione», ha detto Berlusconi, che intanto guarda anche altrove: le possibili alternative sono in Portogallo, Olanda e Polonia

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