Il “pay or consent” di Meta è stato giudicato non appropriato dalla Commissione Europea. Già, perché oggi l’organo esecutivo e promotrice del processo legislativo dell’UE ha informato la Big Tech di Menlo Park delle sue conclusioni preliminari secondo cui il suo modello pubblicitario (per pagare ed evitare pubblicità o non pagare e consentire l'uso dei propri dati) "non è conforme al Digital Markets Act (DMA)".
Secondo il parere preliminare della Commissione, questa scelta binaria "costringe gli utenti ad acconsentire alla combinazione dei loro dati personali e non fornisce loro una versione meno personalizzata ma equivalente dei social network di Meta", specifica una nota.
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Meta è ora autorizzata a difendersi esaminando i documenti del fascicolo, poiché la Commissione concluderà l'indagine entro 12 mesi dall'inizio del procedimento (il 25 marzo 2024). Secondo il DMA, i gatekeeper devono ottenere il consenso degli utenti per combinare i loro dati personali tra diversi servizi.
Meta sostiene che il suo abbonamento senza pubblicità rispetta le normative europee e si dice pronta a cooperare con la Commissione per risolvere le questioni sollevate.