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28/05/2024
di Simone Freddi

Google, un leak di documenti interni fa luce su alcuni segreti dell’algoritmo: cosa sappiamo

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In un evento che potrebbe avere una notevole importanza per il mondo della SEOmigliaia di file interni di Google sono stati resi pubblici, offrendo uno sguardo inedito su come il gigante della tecnologia classifica i contenuti nei suoi risultati di ricerca.

Questi documenti, che sembrano provenire dall'archivio interno Content API Warehouse di Google, sono stati condivisi da una fonte anonima con Rand Fishkin, co-fondatore della società di audience analysis SparkToro, e Michael King, Ceo di iPullRank, promettendo di svelare segreti finora ben custoditi del motore di ricerca più utilizzato al mondo.

Se l’autenticità dei documenti sarà confermata, questa fuga di notizie può essere di grande interesse per i professionisti della SEO. Comprendere i fattori che influenzano il ranking su Google è, infatti, sempre stato l'obiettivo principale degli esperti di ottimizzazione per i motori di ricerca. Nel 2023, una fuga di notizie simile riguardante i fattori di classificazione di Yandex Search è stata una delle notizie più significative dell'anno per il settore.

Ora, con questa nuova fuga di documenti di Google, il settore SEO si trova di fronte a una potenziale rivoluzione ancora più grande, anche se in verità, come ci ha spiegato Duccio Lunari, fondatore dell’agenzia specializzata in SEO Nucleus, dalle prime analisi «non emergono nuove informazioni che non si sospettassero già da tempo. Tuttavia, è particolarmente rilevante che queste informazioni siano ora presenti nero su bianco in documenti interni di Google. Questo potrebbe fornire conferme oggettive su temi da sempre dibattuti, spesso in contrasto con le dichiarazioni ufficiali di Google».

Tra le informazioni già evidenziate dalle analisi di Fishkin e King, riassunte dal sito specializzato Search Engine Land, emerge tra l’altro che Google conserva una copia di ogni versione di ogni pagina che ha indicizzato nel tempo, permettendole di "ricordare" ogni modifica apportata a una pagina. Tuttavia, sembra utilizzare solo le ultime 20 modifiche di un URL quando analizza i link. La diversità e la rilevanza dei link rimangono fondamentali per il ranking, confermando che i link contano ancora molto.

Per ottenere un buon posizionamento inoltre, secondo le analisi svolte sui documenti trapelati da Google, si conferma inoltre l'importanza di creare contenuti di grande qualità e offrire una buona esperienza utente. Inoltre, il brand conta più di qualsiasi altra cosa. Costruire un marchio noto, popolare e ben riconosciuto nel proprio settore è cruciale per migliorare il posizionamento organico e il traffico.

Infine, Google memorizza le informazioni sugli autori associati ai contenuti, indicando l'importanza di questi ultimi nel processo di classificazione. Tutte cose, dunque, già ben note agli esperti della materia. Ma altre rivelazioni potrebbero arrivare a breve e non si escudono sorprese. 

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