Microsoft al lavoro sull’offerta pubblicitaria del nuovo Bing. Ecco quale tipologia di annunci potrebbe ospitare
Redmond punta a monetizzare il servizio di chatbot. Alcuni primi test sarebbero già stati avviati
Fervono i lavori relativi al nuovo Bing, il motore di ricerca di Microsoft ora potenziato dall’utilizzo della tecnologia di OpenAI - società sviluppatrice di ChatGPT - per migliorare i risultati di ricerca grazie all’uso di chatbot avanzati.
Secondo quanto riporta Reuters, il colosso di Redmond avrebbe avviato dei colloqui con alcune agenzie pubblicitarie per trovare il modo di monetizzare il suo nuovo motore di ricerca. Da questi colloqui sarebbe emersa l’intenzione di Microsoft, in particolare, di permettere l’inserimento di link a pagamento all’interno delle risposte con i risultati delle ricerche.
Microsoft starebbe già testando la presenza di annunci pubblicitari nella prima versione del chatbot di Bing, attualmente a sua volta in sperimentazione. La volontà sarebbe quella di utilizzare le campagne search tradizionali, nei quali le aziende pagano per avere visibilità all’interno dei risultati di ricerca di determinate parole chiave, e inserirle all’interno delle risposte generate dal chatbot di Bing.
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Secondo Reuters, Microsoft starebbe valutando anche un altro formato pubblicitario all’interno del chatbot, pensato per specifiche verticalità, con l’apparizione di annunci legati all’argomento della ricerca direttamente all'interno delle risposte. Ad esempio, se un utente chiede su Bing quali sono i migliori alberghi di una specifica località, potrebbero apparirgli delle campagne pubblicitarie di alberghi.
Microsoft, dunque, mostra di non voler perdere tempo nella sperimentazione – anche pubblicitaria – del suo nuovo motore di ricerca. Come detto, alcuni primi test sono già stati avviati, e stando a quanto riporta la stampa internazionale, ulteriori novità potrebbero emergere già a partire dal prossimo mese.
Secondo quanto dichiarato dalla stessa Microsoft durante una recente presentazione a stampa e azionisti, ogni percentuale di quota di mercato acquisita nel mercato della pubblicità search potrebbe portare a una raccolta di 2 miliardi di dollari di ricavi pubblicitari aggiuntivi. Edge, il browser web di Microsoft che utilizza Bing come motore di ricerca, ha ancora una quota di mercato al di sotto del 5% a livello globale (stime di StatCounter), in un settore ampiamente dominato da Google. Quest'ultimo ha a sua volta da poco presentato il suo personale tool di ricerca alimentato dall’AI, Bard, ma il nuovo Bing, nel frattempo, sembra stare suscitando una grande curiosità tra gli utenti. La sfida è lanciata.
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Chatbot Bing: limitate a 5 le domande per sessione
Intanto, offerta pubblicitaria a parte, continuano i test del nuovo motore di ricerca con chatbot, con l’individuazione di potenziali criticità da “aggiustare”. Proprio di questi giorni è la notizia che Microsoft avrebbe deciso di limitare a cinque il numero di domande che l’utente può porre al chatbot per sessione. A quanto pare, infatti, lo strumento avrebbe cominciato a dare dei problemi dopo la quindicesima domanda, diventando ripetitivo e fornendo risposte disattese. Da qui la decisione di limitare le sessioni di conversazione a sole 5 domande (turni di conversazione). Al termine di ogni sessione è necessario cancellare la conversazione. Inoltre, il numero di turni di conversazione è stato limitato a 50 al giorno.