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27/02/2024
di Simone Freddi

Consumi, c’è crisi ma non per tutti: la fotografia di NIQ & GfK sull’Italia nel 2024

Costo della vita e rallentamento economico incidono sul carrello della spesa, ma con differenze marcate tra le famiglie con figli a carico e i target più maturi. E intanto cresce l’attenzione a benessere e sostenibilità

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Nel tessuto economico del 2024, emerge un quadro complesso di sfide e adattamenti che si riflettono inevitabilmente anche sulle strategie di comsumo degli italiani e sul loro carrello della spesa. 

Secondo le ultime analisi condotte da NIQ, presentate a Milano nel corso della conferenza stampa “Come cambiano gli acquisti degli Italiani: dal Largo Consumo alla Tecnologia, la sfida della Retail Consumerization”, il 30% della popolazione del nostro Paese segnala un calo delle proprie condizioni finanziarie rispetto all'anno precedente, mentre il 62% riferisce di aver mantenuto una stabilità economica. Questi dati, riflesso di una tendenza anche a livello europeo, evidenziano un'incertezza diffusa nel potere d'acquisto delle famiglie.


Leggi anche: ENZO FRASIO: «LA FORZA DELL'UNIONE TRA NIQ E GFK? È LA FULL VIEW DEI CONSUMI»


L'aumento dei prezzi incide sulle scelte d'acquisto

Parlando dei fattori alla base di questa situazione, Enzo Frasio, Amministratore Delegato di NIQ & GfK in Italia, ha sottolineato la stagnazione dei salari italiani rispetto ad altri paesi europei, una situazione che si traduce in una perdita reale del potere d'acquisto delle famiglie italiane. Non solo, ma l'80% degli intervistati individua nell'aumento del costo della vita la principale causa dei loro problemi finanziari, mentre il 39% attribuisce la situazione attuale al rallentamento economico.

Guardando al futuro, le prospettive non sembrano particolarmente rosee, con il 60% dei consumatori italiani che prevede una stabilità finanziaria e una quota significativa che teme addirittura un ulteriore deterioramento.

Per far fronte a questa situazione, le famiglie italiane hanno adottato nuove strategie di acquisto, cercando di ridurre gli sprechi (anche andando a fare la spesa più spesso, comprando solo il necessario specie nel campo dei prodotti freschi come la frutta e verdura) e approfittando delle promozioni. Inoltre, c'è un aumento dell'attenzione verso prodotti legati al benessere, alla salute e alla sostenibilità. Questo si riflette nei settori alimentare e tecnologico, con una crescita significativa della domanda di prodotti senza zuccheri aggiunti, integratori e dispositivi indossabili (“wereable”) che monitorano la salute.

Tuttavia, questa situazione economica complessa si rileva ulteriormente sfaccettata se incrociata con le variabili demografiche e socioeconomiche.

La curva demografica disegna la nuova mappa dei consumi

L’analisi di NIQ svela infatti delle discrepanze significative tra le famiglie italiane: mentre quelle giovani con figli attraversano un periodo di contrazione dei consumi, le famiglie mature e benestanti risultano relativamente indenni, indicando una stretta correlazione tra età e reddito.

Nel comparto del Largo Consumo Confezionato, il calo dei volumi tra le famiglie a basso reddito è parzialmente mitigato dalle abitudini di spesa più robuste delle famiglie mature. Le prime subiscono un impatto più grave dall'aumento dei prezzi e dall'inflazione, mentre le seconde dimostrano maggiore resilienza, evidenziando l'importanza crescente della silver economy.

L'inflazione colpisce principalmente le famiglie con figli, mercato cruciale per il largo consumo e le grandi marche. Le famiglie mature con alto potere d'acquisto diventano il target principale, con la crisi economica che accelera l'impatto dell'evoluzione demografica. Un punto focale di innovazione risiede nelle famiglie in età centrale senza figli, un segmento piccolo ma promettente.

Per generare valore, conclude quindi NIQ, è essenziale un lavoro più mirato (anche in termini di comunicazione, dove le aziende possono valutare se convenga lavorare su un ripensamento della comunicazione “mainstream”, oppure, e forse più opportunamente, su una maggiore personalizzazione identificando correttamente i target), combinando la conoscenza della domanda nelle proprie categorie industriali con una comprensione approfondita dei territori e dei clienti da parte della distribuzione.

Nuove consapevolezze e opportunità per i brand

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In piedi, Enzo Frasio

In conclusione, l'analisi di NIQ delinea una realtà economica impegnativa per gli italiani, in cui però emergono anche nuove consapevolezze e tendenze che testimoniano un’evoluzione dei consumatori. Come ha spiegato Enzo Frasio, «Da un lato, tematiche come il benessere, la salute e la sostenibilità offrono nuove opportunità per i brand. Dall’altra, l’analisi delle famiglie italiane mette in luce differenze sempre più marcate, alle quali le aziende e la distribuzione sono chiamate a fornire risposte coerenti. Per navigare in questa complessità, è fondamentale avere una visione olistica e concreta del mercato e quindi dei consumatori: quello che oggi NIQ e GfK offrono ai propri partner attraverso la Full View, la visione più completa e chiara al mondo del comportamento d’acquisto dei consumatori».

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