Come cambiano i social
Ormai siamo abituati ai continui aggiornamenti delle piattaforme social. Le funzioni, i contenuti ed i pubblici cambiano talmente velocemente che rimane difficile, soprattutto per i non addetti ai lavori, capire in che direzione si sta andando. Ma la domanda che più preme chi con i social ci lavora è: come poterli sfruttare al massimo e ottenerne il miglior rendimento? Per comprendere pienamente le nuove dinamiche in essere, abbiamo chiesto il parere ad un esperto del settore, il CEO e Founder di Atlis Agency Giulio Donferri.
La nuova era dei social
La prima cosa che Giulio tende a precisare è che non tutti i social sono uguali e, notizia che nessuno voleva arrivasse, molti dei social più famosi stanno attraversando uno dei periodi più bui dal punto di vista pubblicitario. “Purtroppo, le continue restrizioni e limitazioni non stanno permettendo più di targetizzare al meglio il pubblico scelto o sul quale si vorrebbe puntare – motiva Donferri – causa principale per cui l’attenzione di noi inserzionisti si è spostata su social che prima di oggi risultavano essere marginali, come LinkedIn, You Tube e Tik Tok. Le funzionalità di queste piattaforme sono ben note, ma ciò che invece non tutti sanno è come usare al meglio i pregi delle audience di riferimento a vantaggio delle aziende”. Concetto valido per arrivare ad una serie di risultati, come generare contatti utili, vendere un prodotto o semplicemente aumentare la propria visibilità e notorietà.
Riassumendo: le nuove funzionalità e aggiornamenti dei classici social non stanno più aiutando le aziende a emergere come invece accadeva in passato, mentre le inedite strategie dei social che oggi possiamo definire maggiormente innovativi, investendo molto sugli aspetti sopracitati, riescono ad aumentare la visibilità delle aziende anche senza inserzioni a pagamento.
Quando affidarsi a campagne sponsorizzate
Nonostante ciò, l’egemonia di Instagram e Facebook non tramonterà del tutto e sarà dunque necessario investire con attenzione per mantenere alta l’efficienza delle campagne sponsorizzate. Non ci sono regole fisse o statiche nel tempo e generalizzare è un azzardo. Ci si affida ad esperti proprio perché nessuno meglio di loro conosce le regole non scritte di questo mondo parallelo e in continuo mutamento.
“Le strategie sono molteplici e variano da caso a caso – spiega il CEO di Atlis – A grandi linee, i momenti giusti per iniziare a pubblicizzare la propria attività possono essere diversi. Ad esempio, si può partire nel momento stesso che l’attività apre i battenti per generare nell’immediato un boot di visibilità, oppure ancor prima dell’inaugurazione ufficiale attraverso un profilo combinato con inserzioni dal fascino misterioso e creativo per creare hype nel pubblico. Altro momento da tenere a mente quando si parla di campagne sponsorizzate sono i periodi festivi e durante le ricorrenze. Sono frangenti in cui da un lato le persone sono più predisposte a spendere, e dall’altro le aziende sono interessate ad investire di più. L’unica accortezza e di partire per tempo, altrimenti il rischio è di raccogliere solo le briciole”.
I social vendono ancora?
Ma la domanda e la conseguente risposta che interessa le aziende è solo una. Ha ancora senso parlare di Social Commerce? Rispetto alle origini, la strada oggi è molto più complicata e tortuosa essendo il mercato completamente saturo. “La chiave è riuscire ad essere innovativi ed originali, senza bisogno di guardare con la lente di ingrandimento ciò che fanno altre attività, perché ciò che funziona per alcuni non è detto che vada bene anche per altri. È necessario investire, altrimenti non si va da nessuna parte. La pubblicità a basso costo non esiste più, bisogna costruire una strategia di marketing, sui giusti social con il giusto budget” il consiglio di Donferri.
Ovviamente la strategia va basata sul tipo di servizio/prodotto che si vuole vendere e, sicuramente, sul tipo di pubblico al quale è destinato. “Sempre a titolo esemplificativo, se il cliente ha come obiettivo trovare contatti utili tra aziende e liberi professionisti il social maggiormente indicato è Linkedin essendo la piattaforma interamente dedicata al target. Il tasso di successo sarà più elevato, così come il suo costo. Se lo scopo è vendere un prodotto specifico allora consiglio vivamente You Tube, piattaforma dove poter creare un video ad hoc. Altra opzione da tenere in considerazione, è pubblicare parallelamente su Tik Tok altri video dove poter mostrare anche ulteriori prodotti. In questo caso i contenuti dovranno essere altamente innovativi al punto da poter diventare virale, così da non dover ricorrere alla classica campagna pubblicitaria”.
Dunque, l’era di abbandonare totalmente le classiche piattaforme non è ancora arrivata. Piuttosto è il momento di lasciare il “fai da te” e affidarsi ai professionisti del settore così da non sperperare inutilmente tempo e risorse.