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10/07/2024
di Annalisa Pomponio

L'Antitrust indaga su sei influencer per pubblicità ingannevole e mancanza di trasparenza

Sotto la lente dell'Autorità anche altri 4 creators per "moral suasion"

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L'Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (Antitrust) ha avviato sei istruttorie nei confronti di influencer che promuovono guadagni facili e sicuri su piattaforme social e siti web non chiarendo peraltro che si tratta di pubblicità. I sei influencer nel mirino dell’Antitrust al momento sono Luca Marani, Big Luca, Alessandro Berton, Hamza Mourai, Michele Leka e Davide Caiazzo. 

Le accuse mosse nei confronti dei creatori riguardano la pubblicità ingannevole, in quanto gli influencer nei loro contenuti prometterebbero guadagni facili e sicuri senza specificare i rischi connessi e la natura promozionale dei loro contenuti, e la mancanza di trasparenza, perché non sembrebbe essere sempre chiaro se i contenuti siano pubblicità o meno, e non vi sarebbero adeguate informative sui rischi e sulle limitazioni dei metodi proposti.

In particolare, Luca Marani, Big Luca, Alessandro Berton e Davide Caiazzo pubblicherebbero sistematicamente, tramite piattaforme social e siti internet, foto e/o video in cui offrono a pagamento metodi per ottenere importanti guadagni facili e sicuri sulla falsariga del modello vincente che direbbero di incarnare, senza utilizzare alcuna dicitura di advertisement che informi il consumatore della natura pubblicitaria dei contenuti, e senza evidenziare in modo adeguato elementi rilevanti per le decisioni di acquisto come il costo dei beni e/o servizi offerti, l’identità e/o il recapito della società. 

Inoltre, sembrerebbero avere un numero di follower gonfiato da account non autentici. 

Hamza Mourai e Michele Leka, invece, promuoverebbero l'investimento in criptovalute come metodo per ottenere guadagni facili e sicuri, senza evidenziare i rischi associati. 


Leggi anche: QUANTO GUADAGNA UN INFLUENCER IN ITALIA? ECCO IL TARIFFARIO COMPLETO


Le azioni dell'Antitrust

L'Antitrust analizzerà le condotte degli influencer per verificare se vi siano state violazioni delle norme a tutela dei consumatori.

Inoltre, l'Autorità ha inviato quattro lettere di "moral suasion" ad altri influencer che potrebbero incorrere in simili pratiche. Nello specifico a Ludovica Meral Frasca, Sofia Giaele De Donà, Milena Miconi e Alessandra Ventura che sponsorizzerebbero brand e strutture turistiche, anche loro nascondendo la finalità commerciale e vantando un’ampia popolarità basata soprattutto su fake follower. 

Con queste azioni l'Antitrust mira a tutelare i consumatori da pubblicità ingannevole e pratiche aggressive, promuovendo la trasparenza e la corretta informazione nel mercato digitale. 


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Il commento dell’ U.Di.Con.

A tal proposito si esponde anche l'U.Di.Con., l'Unione per la difesa dei consumatori: "Dopo l'approvazione delle linee guida Agcom dello scorso gennaio, per cui ci siamo fortemente battuti, questo nuovo intervento dell'Antitrust rappresenta un ulteriore passo verso la tutela dei consumatori nel mondo digitale e conferma l'urgente necessità di regolamentazione e trasparenza nel settore. È fondamentale che gli influencer rispettino le norme sulla trasparenza pubblicitaria e forniscano informazioni chiare e veritiere, soprattutto quando si tratta di proposte di investimento o guadagno", afferma Martina Donini, presidente nazionale Udicon.  

“Ribadiamo l'importanza di rendere immediatamente riconoscibili i contenuti pubblicitari - aggiunge Donini - e di fornire informazioni complete sui costi e sui rischi dei servizi finanziari promossi. Invitiamo i consumatori a mantenere un approccio critico verso i contenuti degli influencer e a segnalare eventuali irregolarità. La tutela dei consumatori nel mondo digitale resta una priorità. Se le contestazioni dovessero essere confermate ci aspettiamo che gli influencer facciano un video di ammissione dei loro errori e che non siano scuse dovute a fantomatici 'errori di comunicazione'. Dobbiamo continuare a lavorare e a collaborare con le Autorità per garantire che le nuove norme siano rispettate e che contribuiscano effettivamente a proteggere i consumatori”, conclude. 

Il Codacons 

Il Codacons, associazione che ha avviato in Italia una battaglia legale contro illeciti e irregolarità commesse attraverso i social network torna a chiedere norme più stringenti in materia. 

“Negli ultimi anni abbiamo presentato una serie di esposti ad Antitrust e Guardia di Finanza segnalando l’attività di noti influencer e personaggi famosi che pubblicano sui social foto e contenuti pubblicitari senza informare gli utenti circa la natura commerciali dei messaggi – spiega il Codacons –. Battaglia che ha portato di recente a sanzioni da parte delle Fiamme Gialle, e ora ad una serie di istruttorie da parte dell’Agcm”. 

Nella nota si legge inoltre che “le indagini confermano come il settore degli influencer sia un mondo opaco e poco trasparente che nel 2023 ha generato solo in Italia un giro d’affari da 348 milioni di euro – afferma il presidente Carlo Rienzi –. È urgente stabilire regole stringenti per chi opera in tale comparto, sia allo scopo di garantire maggiore trasparenza e correttezza agli utenti, sia per assicurare che tutti i proventi legati ad attività di influencer marketing siano correttamente dichiarati al Fisco e soggetti a tassazione come prevede la legge”. 

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